Leishmaniosi: paraoxonasi come marcatore di guarigione clinica

Ambulatorio Veterinario Dott. Scarzi Genova

PRESTAZIONI

FISSA APPUNTAMENTO

Leishmaniosi: paraoxonasi come marcatore di guarigione clinica

L’enzima può aiutare a identificare precocemente i cani che rispondono alla terapia, secondo uno studio

enzimaUno studio ha determinato se l’attività della paraoxonasi (PON1), un enzima antiossidante che agisce come reagente negativo di fase acuta, sia un predittore migliore di guarigione clinica dei cani leismaniotici sottoposti a trattamento standard rispetto ai marker infiammatori come la proteina C reattiva (CRP) e le frazioni elettroforetiche. Si analizzavano 20 cani sani (controlli) e 39 cani affetti da leishmaniosi classificati come ammalati (gruppo A, n=23) o molto ammalati (gruppo B, n=16) valutati al momento dell’ammissione e dopo 3, 7, 14, 21, 28, 35 e 42 giorni.

All’ammissione, CRP ed elettroforesi erano alterate in entrambi gruppi, mentre l’attività di PON1 era alterata solo nel gruppo B. Non si rilevavano differenze di esito (mortalità, complicazioni o tempo di guarigione). L’attività di PON1 si normalizzava in 2 settimane circa nei cani con valori alterati al momento dell’ammissione e con esito finale positivo; la CRP si normalizzava in 4-6 settimane e le frazioni elettroforetiche erano ancora alterate dopo 6 settimane.

I risultati mostrano che, al momento dell’ammissione, i marcatori dell’infiammazione non predicevano l’evoluzione della leishmaniosi. L’attività di PON1 diminuiva solo in alcuni cani con infiammazione sistemica ma non in quelli con leishmaniosi lieve: quando era diminuita, la PON1 si normalizzava più precocemente rispetto ad altri marcatori, nei cani che rispondevano al trattamento.

Questi risultati dipendono probabilmente dalla rapida diminuzione dei fenomeni ossidativi. L’attività di PON1 dovrebbe quindi essere valutata al momento dell’ammissione: in presenza di valori bassi, si può sospettare un’infiammazione grave e la determinazione dell’enzima può essere ripetuta durante il trattamento per identificare precocemente i cani che rispondono alla terapia, concludono gli autori.

“Paraoxonase activity as a tool for clinical monitoring of dogs treated for canine leishmaniasis.” Rossi G, Ibba F, Meazzi S, Giordano A, Paltrinieri S. Vet J. 2013 Oct 11. [Da Vet.journal]